Sesso Spontaneo al Bagno del Festival – POV

Mi hai guardata ballare per un tempo prolungato dai lati. Il modo in cui mi muovo è così eccitante che ti sta dando un’erezione. Osservi il mio ventre gonfio e ti chiedi se sto facendo continuamente aria. A volte ti avvicini un po’ di più e puoi sentire il mio odore. Ti stuzzica tanto ed avresti voglia di approcciarmi, ma non ci conosci. Dal movimento del mio corpo puoi vedere che devo fare la cacca. Mi vedi stringermi lo stomaco e fare una faccia da “caccola”. Poi mi dirigo verso il bagno. Senti che questa è la tua occasione, quindi mi segui fino ai servizi igienici. Guardi il mio appetitoso sedere sporgente nei miei leggings aderenti e ti chiedi come puzzerebbe, saperebbe e si sentirebbe. Hai un’erezione mentre mi seguaci su per le scale. Mi osservi con grande desiderio negli occhi. Quando arriviamo alle cabine dei bagni mi giro e vedo il tuo sguardo lascivo e i pantaloni stretti. Resto un attimo sorpresa, ma subito dopo divento anch’io molto arrapata. Adoro gli incontri improvvisati con degli estranei, specialmente in luoghi pubblici… Invito te nella cabina del bagno e ce ne diamo a gambe levate. Ci baciamo e ci accarezziamo a vicenda. La serratura della porta è rotta, ma io amo prendere questi rischi. Sia tu che io siamo tremendamente eccitati e ti dico che devo proprio cagare. Ti invito ad avvicinare la testa al mio sesso e ano per annusarlo e vederne da vicino l’azione. Voglio che tu lecchi il mio clitoride mentre vedi e odori il massiccio bastone che esce. L’enorme cacca rimane incastrata sull’orlo del water e quasi tocca il tuo viso. Scarico tutto e cago anche sul water. Continuiamo ad accarezzarci e palparci, mi masturbo mentre ci baciamo nell’estasi olfattiva e orgasmica. Insieme annusiamo la mia meravigliosa cacca. Non so cosa farci con quel coso che ho lasciato sul water. Lo tocco con le mani nude perbuttarlo nel water e poi continuo a masturbarti. Realizzo che hai un camper e chiedo se possiamo andarci, visto che vorrei il tuo cazzo dentro alla mia passera e il tuo pollice nel mio ano unto di feci. Che incontro deliziosamente spontaneo…

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