Ora lo facciamo strisciare davanti a noi e continuiamo a lavorare su di lui con la canna. Ancora e ancora, la canna si abbatte sul suo sedere e sul suo corpo. Non ci fermiamo, indipendentemente dal volume con cui il schiavo urla. Vogliamo divertirci con lui e, quando abbiamo finito, lui sarà rinchiuso nella sua gabbia!