La tua schiava, puttana, appartiene a me, e farò qualsiasi cosa voglia con il suo culetto. La metterò alla mercé dei cazzi degli uomini. Le sfonderò il culo con le mie cinture di castità, aumentandone progressivamente la dimensione. Sì, amo violentare le schiave nel culo, non posso resistere. Che ne pensi, troia, ti piace farti inculare? Mi pare che tu lo gradisca. Ora il tuo culo sarà riempito da calda sborra, perché adori la sborra, zoccola. E adesso fammi vedere un po’, falla uscire un po’, lasciala spumeggiare e ribollire, esce, scoppiettando. Sì, ti sei defecata addosso, meraviglioso, una bella immagine – schiava nella sperma e nelle sue stesse feci.