In questa occasione, lo schiavo del bagno deve mangiare la mia diarrea, senza se e senza ma. Non mi importa e non ho intenzione di aspettare che la finisca, perché non sopporto quell’odore. Non avrà scampo e dovrà mangiare tutto, in attesa che io torni e urini nella sua bocca più tardi. Questa è la sua vita adesso: è un bagno.