Maya mi attende comodamente seduta e un po’ annoiata, ma per sua fortuna il mio ingresso la sorprende facendole sperare in un pomeriggio inaspettatamente divertente…
Io arrivo con uno schiavo piccolissimo che porto sulle spalle come una sacco di patate, senza alcuno sforzo, sono allenato ed è piccolo quanto un bambino.
Lo lascio cadere per permettere a Maya di vederlo chiaramente da cima a fondo e umiliarlo insieme a me: un nanerottolo che con fatica raggiunge appena il petto di due gigantesse possenti come noi.
Decidiamo di giocarci un po’ e lo leghiamo ad una croce, ma lui è troppo piccolo e devo servirmi di catene più lunghe! Lo provociamo e dopo un po’ diventa così eccitato che il suo pene sembra ancora più grande del solito.
Gli togliamo i boxer, vogliamo vedere come si eccita davanti a noi e ora che è nudo come un verme gli prendo tra le braccia:
lo giro, faccio esercizio come se fosse un peso per la palestra e infine mi accovaccio, tenendolo aggrappato alle mie gambe come un cucciolo…
Un cucciolo molto eccitato e con un bel cazzo duro, tuttavia, e quindi decido di dargli piacere e incomincio a masturbarlo con una mano mentre Maya ci guarda dall’alto.
Finché non esplode in un abbondante orgasmo.