Mio schiavo giace sul divano con la videocamera posizionata proprio accanto alla sua testa: desidero registrare un bel primo piano mentre soffoca sotto il mio peso. Mi vede avvicinarmi e capisce subito che ci sarà sofferenza: le mie gambe ricoperte da calze nere salgono rapidamente sul divano e poi su di lui. Desidero stare in piedi sulla sua faccia il più a lungo possibile fino a quando non si deforma. Lo spingo al limite, mi muovo su e giù, egli geme e io lo colpisco sempre più forte con i piedi mentre la telecamera punta furbescamente sotto la mia gonna.