Insieme ad una mia amica, Gabriella, decidiamo di fare una passeggiata, ma scendendo le scale notiamo la testa e le mani del schiavo che spuntano da un angolo. Che cosa starà facendo questo stolto? Ma sta dormendo? Io calcio leggermente con il piede sulla sua testa e Gabriella lo sfiora con la suola della scarpa, fino a quando non dà segni di vita. Stava aspettando proprio noi ed aveva assunto quella posizione per attirare la nostra attenzione.
Ora è giunta l’ora di fargli capire chi comanda! Iniziamo a calcigliare la testa e le mani, lo riduciamo in polvere sotto le nostre suole e il peso dei nostri corpi. Si lamenta, gli fa male. Fatto apposta per noi! Gli diamo il benvenuto con stivaletti con tacchi alti e scarpe sportive.
Ci divertiamo finché ne abbiamo voglia e mentre lo schiavo ci bacia e lecca le scarpe, decidiamo di andarcene, ordinandogli di attendere nella stessa posizione per il nostro ritorno.