Il mio schiavo mi attende. Incatenato ad una croce, mi avvicino a lui e abbasso i suoi boxer. Sto tenendo la mia frusta, lui non lo sa. Lo colpisco sul sedere, con decisione. E quando diventa rosso, gli dico che è della stessa tonalità delle mie stivali. La scelta del mio abbigliamento non è casuale… Poi prendo una frusta con nove code, e faccio un passo verso la sua schiena. Compaiono segni, e mi piace grattarli per renderli ancora più evidenti. L’ultimo dei suoi colpi arriverà dalla mia serpe, contando e urlando.