Ancora non sono in grado di camminare a causa del mio infortunio alla caviglia e, soprattutto, non ho defecato da due giorni. Sento che il mio colon è colmo di una quantità davvero enorme di feci, sembra proprio un grosso log duro costipato. Mi alzo dall’ospedale e mi trascino fino al gabinetto indossando i miei jeans attillati. Con molta difficoltà riesco a sollevarmi e ad abbassarmi i pantaloni e la mia seducente culotte rossa. Mi siedo, faccio pipì per un bel pezzo e mi rilasso per liberare questo mastodontico log che sentivo sporgere dal mio ano. Che sollievo, quello era gigantesco! Si vede il sollievo sul mio viso. Asciugo il mio didietro, le feci sono molto compatte e appiccicose (oltreché puzzolenti), così devo usare parecchio carta igienica. Dopo un po’, tiro lo sciacquone solo per accorgermi di aver otturato il WC, che trabocca completamente sotto il mio grasso culo! Acqua lurida, puzzolente e fecalomatosa fuoriesce dappertutto, sulla mia passerina e su tutto il pavimento del bagno. Che disastro! Resto shockkata e cerco urgentemente una soluzione al problema, pur essendo bloccata in questa posizione svantaggiosa. Coperta di acqua lurida del WC, striscio via per portare a termine la missione di sbloccare il WC e ripulire il bagno.
Ritorno con asciugamani, un bidone della spazzatura e una busta per fare la sporca operazione di scavo. Infilo il braccio dentro e ne estraggo un sacco di carta igienica sporca, che butto nel bidone. La fatica si legge sul mio volto grazioso. Poi afferro il mio enorme bastone secco. Resto sorpresa dalla sua grandezza. Lo butto anche lui nel secchione, decisamente non proverò più a scaricarlo! Continuo a scavare nella tazza intasata, chiaramente disgustata dall’odore fortissimo. Alla fine riesco a dissotterrare abbastanza materiale per far ripartire lo sciacquone.
Tuttavia, l’intero pavimento del bagno è impiastricciato! Impotente, striscio attraverso l’acqua lurida delle feci e dell’urina, sporcandomi ancora di più i jeans attillati, per prendere gli asciugamani. Più o meno ci riesco a pulire tutto, diciamo.
Con un senso di soddisfazione elaboro quest’esperienza particolare.
Speriamo non si ripeta mai più. 🙂