La gola di Danno gli ha prudito tutto il giorno, e non faceva altro che guardare le sottili dita della mistress, e come si contorcevano come un verme. Il solo pensiero lo eccitava, ma lo rendeva anche nervoso, perché la mistress può diventare brusca quando vuole. Oggi Danno era il schifoso animale domestico, e la mistress gli avrebbe permesso di mangiare solo cibo schifoso che era stato masticato prima. Lei infila il cibo macinato nella sua bocca, lo masticava, prima di rigirarlo nella bocca di Danno. La gola di Danno si ribella al sapore di saliva e muco, e la mistress è contenta mentre infila le dita in fondo alla gola. La camicia e le mani della mistress sono ora ricoperte di vomito dall’odore acido, e pezzi di esso sono sparsi dappertutto, piccoli pezzi di purea gialla e manzo che ha mangiato la scorsa notte. Il vomito va dritto in una ciotola e lo mescola elegantemente, perché è un dono che deve essere rispettato. Danno guarda mentre l’autentico vomito si accumula nella ciotola, e apre la bocca per ingoiarlo. Il vomito gli brucia la bocca e la gola. Lo trattiene prima di infilare due dita in bocca per farsi regurgitare. La mistress sorride e si siede su un bicchiere, per dare a Danno la sua salata pipì per sciacquare il tutto giù per il buco.