Sei stato lontano da me, gabinetto umano? Ti ho portato la colazione, apri la bocca del tuo gabinetto, voglio sputarci dentro. Non sento parole di gratitudine! Non sei impazzito nel vaso da toilette. Ho messo su un po’ di musica per non farti annoiare e far sì che le tue fantasie non prendano il sopravvento. Adesso aprimi la bocca e ti defecherò dentro. Oh, sí, non c’è niente di meglio dell’evacuare nell’intestino di uno schiavo da bagno. Affrettati ad ingoiare, oggi ho una grossa evacuazione. Il mio gabinetto vivente è intasato, ti aiuterò, spingerò lo sterco giù per la gola con uno scopettone. Stai disteso e goditi il retrogusto, ritornerò presto oggi. Ti avevo promesso che sarei tornato. Oggi avrai una felice giornata. Sto per cagare nella tua bocca per la seconda volta e sarà un buon pranzo della mia puzzolentissima cacca. Preparati, apri la bocca del tuo gabinetto. Eccomi qui, ho cominciato a cagare, adesso non sei più secco come questa mattina in bocca. Ingoia, ingoia più velocemente, ne ho ancora tanto per te. Ti darò un lavaggio alla gola con la mia merda. Mi farò un clistere. Striscia vicino al tuo sedere e inghiotti tutta la merda mescolata con acqua. E ti avevo anche promesso che mio marito sarebbe tornato dal suo viaggio d’affari. È qui che aspetta il suo turno, quindi non chiudere la bocca, si nutrirà delle sue appiccicose feci puzzolenti e ce ne ha parecchie.