Dopo insistenti suppliche da parte del mio schiavo, decido di concedergli l’adorazione delle mie temute estremità in mio modo personale: le farò leccare i miei divini piedi avvolti in autoreggenti trasparenti. La sua bocca è il mio personale gabinetto, non permetterei mai a quella lingua di toccare i miei piedi. Riempio la sua bocca indegna con il mio morbido escremento che cade tutto dentro, non sbaglio mai un colpo! Lo spalmo su tutto il corpo con i miei piedi e lo nutro a poco a poco, o meglio, a goccia a goccia. Grazie o schiavo, oggi la Dea Nemesi ha esaudito il tuo desiderio.