La padrona teneva stretta la parte posteriore della sedia mentre il suo generoso fondoschiena penzolava dall’orlo. Aveva difficoltà con lo stronzo appiccicoso, ma infine il suo ano cedette e si aprì, permettendo alla sottile striscia di merda rossastra di fuggire via. Il manzoletto sentì le calde, acide bave di merda cadere nella sua bocca e sul suo viso. Era sopraffatto solo dal quantitativo di merda che la padrona aveva prodotto per quella giornata. Sorridendo, la padrona afferrò la sua frusta e iniziò a spalmare la merda untuosa sulla bocca e sul viso dello schiavo. L’odore della merda si intensificò, rilasciando gas musto nell’aria ancora di più.