Uno dei miei schiavi è stato costretto a trasferirsi in un’altra città per lavoro e ora avrà poche opportunità di incontrarmi e soddisfare il suo desiderio di sottomissione. Prima di partire mi ha dato queste macchinine, dice che così posso giocarci e lui potrà immedesimarsi da lontano. A causa della sua inferiorità e sindrome dell’impotenza, l’unico gioco possibile è la dominazione e la distruzione, quindi indosso degli stivali amfibi molto pesanti con cui schiacciare e distruggere le macchinine. Inizio con una rossa che rappresenta la sua testa e affondo immediatamente il tacco fino a sentire lo scricchiolio del plastica e poi la riduco in pezzi con colpi sempre più forti. La seconda rappresenta il suo piccolo membro, uno schicchio deciso e lo distruggerò, non ha mai avuto un’erezione comunque. Continuo con tutte le macchinine, senza pietà, con salti e colpi fortissimi: è il castigo che si merita per essersi allontanato da me.